Savoia-Marchetti S.55

Notizie: Il Savoia-Marchetti S.55 era un idrobombardiere/aerosilurante bimotore prodotto dall'azienda italiana Savoia-Marchetti dagli anni venti e protagonista per un decennio in svariati ruoli nella Regia Aeronautica. Autore di celebri trasvolate oceaniche, divenne uno dei simboli dell'aeronautica militare e del progresso tecnologico italiano nei primi anni del regime fascista. L'S.55 fu progettato dall'ing. Alessandro Marchetti e dall'ingegnere Pier Luigi Torre che utilizzarono due propulsori contrapposti, con un'elica spingente ed una traente. I motori erano alloggiati in una incastellatura sopra le ali, sul piano di simmetria del velivolo: ciò evitava i problemi giroscopici e gli imbardanti dovuti a possibili dissimetrie di spinta o avarie di una normale disposizione bimotore. Particolarmente coraggiosa la soluzione dei due scafi: sfruttavano una struttura cellulare che permetteva il galleggiamento anche in condizioni critiche di danneggiamento e acque mosse. Il velivolo venne inizialmente respinto dalla commissione giudicatrice del commissariato dell'Aviazione perché ritenuto troppo ardito, nonostante rispondesse alle specifiche richieste, e gli venne preferito un modello più convenzionale. Più tardi venne riesaminato e finalmente gli vennero riconosciuti gli indubbi pregi e venne adottato. Questo velivolo, e specificatamente la versione X di cui vengono riportate le caratteristiche, fu il protagonista delle trasvolate che resero famosa la Regia Aeronautica durante il periodo tra le due guerre mondiali. Dal volo dei due grandi piloti Francesco De Pinedo e Carlo Del Prete e del motorista Vitale Zacchetti nelle due Americhe a bordo di un S.55 della prima serie denominato "Santa Maria", in modo da rendere omaggio anche al navigatore genovese Cristoforo Colombo. Fino ai voli in formazione voluti e condotti da Italo Balbo e che culminarono nel 1933 con il volo in formazione di 24 S.55X da Orbetello fino a Chicago, la Crociera aerea del Decennale. In quell'anno la città fu sede in di una esposizione universale in occasione del decennale della fondazione dell'Arma Aeronautica: la lettera X utilizzata per quella specifica versione indicava proprio il decennale in numeri romani. L’S.55X fu la versione per la Crociera aerea del Decennale, la seconda crociera transatlantica di massa del 1933. La X della versione si riferisce appunto al "Decennale" della Regia Aeronautica. Adottavano motori Isotta Fraschini Motori Asso 750 da 930 CV con eliche tripala metalliche a passo variabile con un nuovo disegno dei radiatori che conferiva alla gondola un miglior profilo aerodinamico. Le stesse eliche vennero dotate di ogive e l'aerodinamica dell'intero velivolo venne rivista: nonostante l'ulteriore allargamento degli scafi, la velocità massima riusciva ad arrivare a 280 km/h. Le ulteriori modifiche rispetto agli S.55A vedevano la capacità di carburante ridotta a 5 070 litri in 16 serbatoi (contro i 5 420 degli 'A'). Notevoli miglioramenti anche nella strumentazione: bussola magnetica, variometro, virosbandometro e anonometro erano rinuiti nel complesso Nistri-Biseo. All'orizzonte artificiale ed al girodirezionale Sperry, si accompagnava un "tradizionale" sestante Salmoiraghi. L'apparato ricetrasmittente era completato da un radiogoniometro Telefunken.
![]() Stato: Azzorre Anno: 1987 |
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![]() Stato: Mauritania Anno: 1977 |
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